Anthony Steward ex campione nazionale del Sud Africa nella classe Finn è stato il primo uomo a compiere più di 20 anni fa, all’età di 25 anni, il giro del mondo in solitario con una barca open lunga solo 19 piedi chiamata “Zulu Dawn”, ma ribattezzata “NCS Challenger” per questa navigazione.
Prima di lui solo Webb Chiles ci aveva provato senza fortuna. E ‘stato durante una navigazione a Capo Horn (durante la quale aveva disalberato) che a detta sua l’idea ha iniziato a farsi chiara nella sua mente per realizzare la sfida velica per eccellenza, l’unica impresa di navigazione che non era ancora stata compiuta.
Ant non aveva nessun posto per costruire la sua barca ma un suo amico gli propose di costruirla all’interno del suo appartamento fino a che resina, odori e rumori per la lavorazione del legno alla fine lo hanno costretto poi al trasloco al Royal Cape Yacht Club, dove ha trascorso l’ultimo paio di mesi prima della partenza. Cio che Webb non aveva, era un pozzetto autosvuotante, necessario in un ponte che sarebbe stato così bagnato.
L’albero fu dotato inoltre di una sola crocetta molto bassa per avere il centro di sforzo molto basso, con l’aggiunta di una bella zavorra sulla chiglia. La barca così aveva un angolo raddrizzante di circa 110 gradi. Il tutto con l’aggiunta di paratie stagne riempite di schiuma plastica per renderla inaffondabile.
Tra Cape Town e Sant’Elena Ant ha perso le carte nautiche in una scuffia e perso 2 giorni mentre vagava alla deriva incontrollata, dopo essere incappato in una intossicazione alimentare a causa del consumo di pesce crudo. Tra Fernando e Barbados è stato quasi investito da una nave mentre nella bonaccia e, incapace di manovrare, ha visto la nave passargli sotto la murata a soli 50 mt. Il 13 luglio del 1992 durante una tempesta, mentre imbarcava molta acqua, è costretto ad abbandonare la barca, disalberata nuovamente a largo di una piccola isola dell Seychelle e successivamente costretto a nuotare tra gli squali per raggiungere la riva. La barca si arena fortunatamente intatta.
Dopo aver passato una settimana in ospedale e aiutato da alcuni pescatori a sistemare la chiglia che era stata danneggiata, Ant con un mercantile si fa riportare esattamente al punto del suo naufragio per riprendere la sua navigazione fino a Cape Town dove viene accolto calorosamente dai suoi cittadini dopo due anni dalla sua partenza.
Alla partenza del suo incredibile viaggio disse: “Se pensate che sono un pazzo, allora dovreste incontrare mia madre!”. Di seguito postiamo un piccolo video documentario della sua navigazione intorno al mondo.