Cenni di navigazione astronomica: il Sestante
Nelle belle serate d’estate, quando l’occhio si posa più facilmente verso il cielo, ci si ricorda delle stelle. Il Sestante per secoli ha accompagnato l’osservazione delle stelle ed è stato basilare nella storia della navigazione.
Esso essenzialmente ci consente di calcolare l’altezza di un astro sull’orizzonte. Il Sestante è costituito da un telaio semicircolare, la cui parte inferiore è dell’ ampiezza di 60 gradi che però è graduata 120. Il telaio poi ha un piccolo cannocchiale e due specchi ( uno mobile più grande e uno fisso più piccolo, amalgamato solo a metà).
Appositi vetrini colorati servono poi come filtri per attenuare l’intensità dei raggi solari. Infatti è possibile anche prender l’altezza del sole stesso, anch’esso è un astro. Il principio ottico su cui si basa il sestante è questo: se un raggio luminoso viene riflesso due volte nello stesso piano da parte dei due specchi (S-F-L), questo angolo è il doppio dell’angolo formato dalle superficie riflettenti ( D-R-Sp). Il maneggio del sestante consiste innanzitutto nel portare l’indice di lettura dell’Alidada sullo zero del settore graduato.
Successivamente di impugnerà il sestante con la mano destra e lo si manterrà verticale nella direzione dell’astro del quale si vuole “prendere” (misurare). In tal modo, dato che lo specchio piccolo è amalgamato solo per metà, l’osservatore vedrà direttamente col cannocchiale, attraverso la metà trasparente, la linea dell’orizzonte marino nello stesso tempo in cui, dall’altra metà amalgamata, gli arriva riflessa l’immagine dell’astro (o di un oggetto sulla costa), la quale, mediante lenta e precisa manovra dell’Alidada lungo il settore graduato, verrà portata a collimare con la linea di orizzonte L( vedi figura).
Il numero dei gradi, primi e secondi che si leggono sul settore graduato sarà l’altezza H dell’astro sull’orizzonte marino all’istante della misura in ore, minuti e secondi e giorno. A questo punto si prenderanno in mano le Effemeridi; le Effemeridi sono un libro in cui sono segnati tutti gli astri e la loro precisa posizione nella volta celeste ad un dato momento della giornata. Con dei calcoli ben precisi si potrà derivare il nostro punto nave e di conseguenza le coordinate sulla carta nautica. Se con il sestante riusciamo quindi a calcolare la Latitudine (l’altezza in relazione all’equatore) con l’aiuto delle Effemeridi riusciamo a calcolare la Longitudine ( la distanza laterale rispetto al meridiano di Greenwitch). Al link seguente sono disponibili i manuali tecnici per la navigazione astronomica: https://culturamarinara.com/navigazione-astronomica/
Qui sotto un video su cosa è come si usa il sestante.