Alcuni consigli semplici e molto pratici per scegliere la migliore vernice antivegetativa per la vostra imbarcazione.
CHE COSA È LA VERNICE ANTIVEGETATIVA E A COSA SERVE
La vernice antivegetativa è una speciale vernice che si applica sulla parte dello scafo della barca che rimane a contatto con l’acqua ( si chiama Opera Viva) al di sotto della linea di galleggiamento. Questa vernice non permette ad alghe e piccoli organismi tipo i cirripedi, di attaccarsi allo scafo, rendendolo quindi un habitat per la vegetazione acquatica. Normalmente le vernici antivegetative sono a base di rame, ed operano una dissipazione a lenta cessionedi biocidi nell’acqua. Una volta consumati i biocidi le antivegetative diventano inerti, e bisogna riapplicarle.
QUANTO DURA UNA VERNICE ANTIVEGETATIVA?
Di solito l’applicazione della vernice antivegetativa viene ripetuta ogni anno prima di mettere in acqua la barca, ma è possibile che in acqua dolce (ad esempio nei laghi), possiate applicarla ogni due anni; al contrario in acque che rimangono calde per parecchio tempo, è possibile notare una crescita più veloce di alghe e quindi una maggiore necessità di applicazioni.
COME APPLICARE LA VERNICE ANTIVEGETATIVA SULLO SCAFO
Sullo scafo nuovo
Su di uno scafo nuovo, la vernice antivegetativa verrà applicata dopo diversi passaggi: dovremmo prima rendere il gelcot, che in questa fase è molto liscio, un pò più poroso, per far attaccare meglio l’antivegetativa: si procede quindi nel dare una prima mano di Primer, o anche due mani all’occorrenza. Successivamente alla sua asciugatura, si potrà applicare la vernice antivegetativa, anche questa una o due mani, in base alla quantità di spessore protettivo che vorrete creare, per evitare anche il rischio di osmosi.
Su uno scafo su cui già è presente l’antivegetativa.
In questo caso dovrete innanzitutto valutare le condizioni della vernice. Questa deve essere pulita da eventuali cirripedi e piccole alghe, deve essere quindi resa idonea ad un’applicazione che sia precisa e pulita, previa carteggiatura dell’opera viva. Se in qualche caso la vernice antivegetativa è saltata lasciando anche intravedere il gelcot, sarà buona norma valutare se carteggiare ampiamente e ripassare con il primer. In questi casi quindi, è sempre necessario compiere un lavoro preparatorio per fare in modo che la nuova vernice antivegetativa possa essere stesa nel migliore dei modi, pena una cattiva riuscita, ed una facile crescita di alghe sullo scafo.
COME STENDERE E DILUIRE LA VERNICE ANTIVEGETATIVA SULLO SCAFO
Le vernici antivegetative oggi in commercio hanno la possibilità di essere leggermente diluite, poichè la loro consistenza è abbastanza viscosa. Il consiglio che vi diamo è quello di utilizzare innanzitutto un piccolo rullo per stendere l’antivegetativa in maniera uniforme. I diluenti per antivegetativa sono diversi in relazione alla vernice stessa, quindi non va bene utilizzare un diluente generico per rendere più facile l’applicazione. Un altro consiglio che vi diamo è quello di non diluire troppo la vernice antivegetativa per risparmiare soldi, dato che la sua azione dipende dalla quantità di biociti che essa contiene.
DIFFERENZE TRA ANTIVEGETATIVE AUTOLEVIGANTI ED A MATRICE DURA
Le antivegetative autoleviganti, vengono definite ad azione «meccanica», cioè assorbono l’acqua che consuma gradualmente la vernice. La combinazione chimica e meccanica fa rigenerare concretamente lo strato sotto l’azione ablativa dell’antivegetativa. Naturalmente non si consumeranno «millimetri» di vernice ma micron, escludendo il rischio di rimanere senza la protezione. La cosa positiva dell’autopulente è che a fine stagione eliminare il residuo è più semplice. Infatti si può togliere l’antivegetativa vecchia anche con una semplice idropulitrice evitando il noioso carteggio.
L‘antivegetativa a matrice dura invece per l’esatto contrario, è più adatta a scafi che vengono alati di frequente, e che navigano anche a lungo, infatti la matrice dura è molto resistente e la funzionalità è data dall’azione chimica. Possiamo certamente tenere la nostra barca anche 12 mesi all’anno in acqua, senza mai tirarla a secco, ma uno scafo in legno, in vetroresina, risente del passare del tempo in acqua, e le vernici, anche le migliori, vanno sempre ripristinate.
Il nuovo regolamento europeo anti-inquinamento (BPR) per vernici antivegetative
Dal 1 gennaio 2018 è entrata in vigore la nuova normativa europea BPR che regola l’utilizzo di biocidi all’interno delle pitture antivegetative. I biocidi sono gli indispensabili “veleni” che impediscono a vegetazione e microorganismi di proliferare sulle nostre carene ma al contempo contribuiscono all’inquinamento dei nostri mari e mettono potenzialmente in pericolo la nostra salute. La regolamentazione BPR (Biocide Product Regulation) ha imposto alle aziende di riformulare i loro prodotti per renderli eco-compatibili. In questo senso attualmente e per la stagione estiva prossima sono molte le linee di vernici antivegetative che vengono vendute con grossi sconti, poichè sono della vecchia generazione.