All’inizio di Ottobre tre adolescenti tra i 14 e i 15 anni erano usciti in mare con la loro piccola imbarcazione in alluminio, ma non erano più tornati. I ragazi originari di Tokelau, arcipelago neozelandese composto da tre atolli nel sud dell’Oceano Pacifico, hanno avuto a terra anche la loro cerimonia funebre. Dopo due mesi però un peschereccio per tonni li ha trovati alla deriva quasi 1500 miglia dal loro atollo!!!
A Radio New Zealand il capitano in seconda del peschereccio, Tai Fredricsen ci spiega: “Erano gravemente scottati dal sole, ma in realtà hanno avuto bisogno di semplice pronto soccorso, cioè della crema per alleviare le bruciature”.Le condizioni dei ragazzi quindi sono ottime, sia fisiche che di morale; sono sopravvissuti pescando pesce e mangiando i gabbiani che si fermavano sulla loro barca e bevendo l’acqua piovana.
Il salvataggio è avvenuto nel momento più cruciale perché avevano cominciato a bere acqua di mare, a causa della mancanza di pioggia. Domani saranno condotti a Suva, capitale delle Figi, per i dovuti controlli medici e per riabbracciare i genitori. Sicuramente solo la loro ottima conoscenza dell’oceano li ha resi così sereni di fronte ad un episodio che avrebbe atterrito forse fatalmente uomini occidentali poco abituati al mare e al sole di quelle latitudini. Come ci insegna Alain Bombard in mare uccide di più la depressione, che la reale necessità di cibo.