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I naufragi: l’archivio Gibson all’asta

Un archivio storico senza precendenti di foto e testimonianze dirette di naufragi è stato messo all’asta nei giorni scorsi da Sotheby a Londra per circa 150.000 sterline.

Si tratta del famoso archivio Gibson che copre un periodo di oltre 130 anni e 4 generazioni di fotografi della stessa famiglia: i Gibson.
Questi signori hanno abitato le coste famigerate per le tempeste feroci della Cornovaglia occidentale, vicino alle isole Scilly a Penzance. John Gibson acquistò la sua prima macchina fotografica nel 1860 e la utilizzò da subito per documentare i naufragi che lo vedevano arrivare sulla scena sempre tra i primi.
La diffusione di queste bellissime foto fatte con procedimenti assai difficoltosi e lunghi, hanno fatto sempre il giro del mondo sin da quando fu installato il primo telegrafo nella zona. Molte centinaia di migliaia di lastre e fotografie sono ancora in attesa di un inventario. La maggior parte non hanno mai visto la luce del giorno.
Gibson descrive le fotografie come straordinariamente belle distinguendole da quelle catturate da chiunque altro :..”I naufragi in altre parti del paese, generalmente finiscono con niente di più che una scura foto di rocce in un piccolo giornale locale.
Di solito queste rocce o la nave stessa è troppo lontana per essere chiara. Anche quando le immagini sono ben fatte non rivelano i più di semplici dettagli della tempesta, è importante invece sottolineare la crudezza della ferocia del relitto e degli sguardi seri dei marinai”

Gian Filippo Pellicciotta

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