Esiste una piccola tradizione riguardante anche il numero di tatuaggi che una persona dovrebbe avere sul suo corpo e che dovrebbe essere un numero dispari e che in numero pari questi porterebbero sfortuna. Il fatto è che storicamente il tatuaggio veniva realizzato dai marinai nel porto di partenza, successivamente poi ne seguiva uno nel porto di arrivo, per poi farne un terzo a viaggio terminato a casa. Non farne un terzo chiaramente avrebbe sancito cattiva sorte e lontananza dagli affetti. Da qui la consuetudine dei tatuaggi dispari.
Un’altra interessante pratica marinara è quella dell’orecchino d’oro che è possibile portare all’orecchio dopo il passaggio di Capo Horn. Una volta superato da tradizione si poteva anche fare pipì controvento. L’orecchino si può portare a destra o sinistra se si è lasciati il Capo a dritta o a sinistra, quindi con maggior rispetto verso chi lo porta a destra, dato che lo ha superato controvento. In realtà comunque esistono diverse tradizioni circa l’ usanza dell’orecchino, che sarebbe servito di ricompensa a chi avesse seppellito il marinaio defunto. Nella tradizione francese si potevano portare fino a quattro orecchini, ognuno rappresentante un grande Capo (capo Horn,capo di Buona Speranza, Leuween, capo Finisterre). Più orecchini stavano quindi ad indicare maggiori competenze e anni in mare, stabilendo a colpo d’occhio la valenza del marinaio.