Il trimarano Oman Sail’s A100 ‘Majan’ è in lotta contro venti con forza da uragano nell’Oceano Meridionale Indiano nel terzo tratto della 5 Race Capes in rotta verso la prossima sosta a Fremantle, in Australia. I sei uomini d’equipaggio guidati da Paul Standbridge, comprese le nuove reclute Sidney Gavignet e due ragazzi dell’Oman, che stanno tracciano questa nuova rotta in vista della gara ufficiale nel 2012, hanno proprio coraggio testando al limite la barca in queste condizioni feroce. Dal giornale di bordo:” E durato un paio di giorni. Come mi sono svegliato il primo giorno durante questa tempesta Paolo, Maometto e Mike erano di guardia. Il cielo era grigio con una pioggia battente che pungeva il viso. Il vento è stato di circa 45 nodi, toccando 55 nelle raffiche. Il rumore sembrava una televisione mal sintonizzata, a tutto volume, sibilando come mai avevo sentito. Le onde colpivano la murata a dritta sparando acqua di mare in alto nel cielo, che poi come una cascata veniva giù sulla barca. Mi sentivo come se il re Nettuno ci avesse in mano nel suo calice…Pur ammettendo di essermi innervosito a volte, come tutti del resto, Mohammed Mohsin ha gestito le condizioni molto bene. Mohsin aveva visto 51 nodi nello Stretto di Cook nel suo ultimo viaggio intorno al mondo, ma non aveva mai provato nulla di simile prima di ieri.” ” Quando ho iniziato ad aver paura ho toccato la barca con le mie mani e subito mi sono sentito meglio; non avevo mai sentito Majan così solido.
Nel frattempo, il vento aveva iniziato a ringhiare e abbiamo registrato raffiche sempre più nella zona di 60 nodi. La strambata è stata interessante perché i venti sono saliti con raffiche fino a 70 nodi! Siamo stati tutti impressionati da come la barca si sia comportata; eccezionale.
Per dormire ci siamo messi in sentina, perchè sarebbero state necessarie le cinture e il caschetto per reggere agli sbalzi sottocoperta….più volte siamo stati catapultati con la testa sul soffitto!!!”
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