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Il pensiero di Grant Dalton sul nuovo protocollo dell’ America’s Cup

America’s Cup

Tutto tranquillo ad Auckland alla base di Team New Zealand, ma non si è ancora digerito il protocollo per la prossima Coppa America. Nella serie di cambiamenti apportati c’è ancora un sacco di confusione afferma l’ amministratore delegato Grant Dalton: “Ci sono due cose contrastanti per noi. Nessuna sede specificata ancora, cosa che è in conflitto con la quota di iscrizione di 1 milione di dollari, e senza una sede non si può aumentare il capitale, il che rende difficile molte cose per i team commerciali sponsorizzati.

Le imbarcazioni AC72 sono state confinate ad un mucchio di rottami, sostituite dall ‘ AC62 con equipaggio di otto anziché undici. Oracle parteciperà con due barche, contrariamente agli sfidanti che possono avere solo una barca”. La consueta Louis Vuitton Cup è stata sostituita da una serie di regate in tutto il mondo a partire dal prossimo anno a cui parteciperà anche Oracle.  Mentre sono state apportate alcune modifiche per ridurre i costi , è ampiamente dimostrato che in realtà una campagna di Coppa America costerà uguale a quella passata se non di più. Ciò significa che la raccolta di fondi di Dalton avrà bisogno di una accellerata, dato che la chiusura delle iscrizioni coincide con i primi di agosto. L’America’s Cup si conferma difficile da conquistare già prima di scendere in acqua, con lo storico atteggiamento statunitense volto alla protezione dei privilegi del detentore del trofeo sportivo più antico al mondo.

Gian Filippo Pellicciotta

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