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La differenza tra Catamarano, Proa, Drua, Trimarano e Kalia

proa

La parola catamarano deriva dal Tamil  ‘”kattumaram” ossia “legno legato”. Questo era il nome dato alle zattere a remi visti per la prima volta dall’ esploratore inglese William Dampier al largo della costa del Malabar (sud ovest dell’India) nel 1679. Esistono vari tipi di multiscafi sia simmetrici che asimmetrici con due o tre scafi da cui la parola trimarano. Il più antico catamarano a vela  è apparso nelle isole del Pacifico.La Proa che ha uno scafo principale e uno più piccolo, e che è tradizionale della parte nord occidentale del Pacifico, ha uno scafetto secondario che in navigazione è sempre sottovento.

La vela è detta a “chela di granchio” e durante la virata e la strambata viene ad essere ruotata di 180 in maniera tale che nel cambio di direzione la prua diventa poppa e viceversa; di conseguenza si avranno due piccoli timoni su entrambe le estremità. Nel cambio di mure lo scafo più piccolo rimane sempre sopravvento,dove si posiziona come contrappeso l’equipaggio.Un’altra imbarcazione è il Drua conosciuto a Tonga come Kalia, esso è diventato molto più grande delle Proa, alcuni erano lunghi 100 metri , in grado di trasportare duecento persone con animali o carichi del peso di diverse tonnellate.

Il concetto di fondo dei catamarani in genere è quello di utilizzare una stabilità di forma, rispetto ad una stabilità di peso, che invece è tipica dei monoscafi che utilizzano come momento raddrizzante la chiglia per opporsi alla forza sbandante del vento sulla vela. In questo modo il multiscafo in genere è più leggero e quindi più veloce.


Ricordiamo che i più grandi navigatori della storia sono state le popolazioni Polinesiane che con queste imbarcazioni hanno colonizzato il pacifico, ossia mezzo globo terrestre. Questo lo hanno fatto senza conoscere i metalli, scavando gli scafi con le braci del fuoco; inoltre non utilizzavano le mappe classiche, ma degli schemi disegnati con conchiglie che indicavano gli andamenti ciclici delle onde e con questi si regolavano. Una cosa molto interessante era l’utilizzo che essi facevano dei maialini che trasportavano a bordo. Questi venivano buttati in mare e verso dove loro si dirigevano nuotando, lì era la direzione verso la terra ferma.

Gian Filippo Pellicciotta

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