Segnali diurni per barche
Con l’avvicinarsi dell’estate è bene ricordarsi, nell’approntare tutti i materiali per le nostre navigazioni, di non dimenticarsi di munirsi dei necessari sistemi di segnalazione.
Oltre quindi a ricontrollare le nostre dotazioni di sicurezza base quali estintore, salvagenti e razzi, è bene dotarsi degli appositi strumenti di segnalazione diurna che ci rendono visibili agli altri natanti e che contemporaneamente comunicano loro il nostro stato di navigazione.
I segnali diurni sono costituiti da tre figure geometriche, di metallo, plastica…che riproducono un cono, una sfera un cilindro, che vanno issati a bordo come in figura. Essi sono tutti di colore nero e diametro di 60 centimetri. Molto importante in mare rimane il fattore segnalazione poichè è indispensabile anticipare opportune variazioni di rotta per evitare abbordi.
Controllare l’angolo di navigazione che teniamo rispetto ad un altro natante e sapere che tipo di avanzamento esso ha nei nostri riguardi è influenzato in maniera fondamentale dal suo tipo di propulsione, questa può essere diversa da ciò che ci appare. Ricordiamo che una barca a vela che naviga anche con l’ausilio del motore deve issare sullo strallo un segnale conico nero con il vertice in basso.
Sia il codice a semaforo che quello Morse sono ormai caduti in disuso, ma hanno fatto la storia della marineria appena trascorsa. Ancora nella marina mercantile e per le patenti nautiche, questi alfabeti sono necessariamente inclusi nei programmi di studio, per non tralasciare i segnali sonori col gong o sirena da da nebbia.
Conoscenze preziose che fanno la differenza tra i marinai. Come ad esempio i veri significati delle Bandiere del Gran Pavese. Ora abbiamo adesivi idrorepellenti, mentre prima si usava la memoria, ma soprattutto si usavano costantemente per comunicare e questo certo fa la differenza…..